Pillola n. 31 - L’accesso a OpenCoesione a quattro anni dall’avvio

20/07/2016

Il portale OpenCoesione è stato inaugurato il 16 luglio 2012 per accogliere e rendere trasparenti i dati sui progetti finanziati con le politiche di coesione europee e nazionali. A quattro anni dall’avvio, OpenCoesione si pone come portale unico nazionale per la programmazione 2014-2020,[1] in base a quanto stabilito dall’Accordo di Partenariato (cfr. Pillola n. 14) e dispone anche di una quantità accresciuta di dati relativi ai fondi nazionali. Ma quanti sono gli utenti del portale, quali le loro caratteristiche, quali i materiali disponibili di cui fruiscono e come si è evoluta nel tempo questa interazione? Allo scopo di fornire delle riposte sempre aggiornate sul bacino di utenza dell’iniziativa, il portale ora espone in una pagina dedicata (Indicatori di accesso a OpenCoesione) una selezione di indicatori di accesso aggiornati mensilmente. I dati principali sull’accesso sono monitorati dal sistema Google Analytics, mentre quelli sulla fruizione di materiali particolari come presentazioni, video e news, derivano rispettivamente dai monitoraggi effettuati dai sistemi SlideShare, Vimeo e Mailchimp tramite cui vengono veicolati. Questa Pillola propone un approfondimento complessivo sull’utenza del portale in questi quattro anni di attività evidenziando dimensione e caratteristiche degli accessi e loro andamento nel tempo per capire chi sono i principali utenti, da quali canali accedono, a quali materiali sono maggiormente interessati e quali sono i dataset più scaricati.[2]

Accessi al portale 

 

A circa 4 anni dall’apertura del portale le sessioni avviate[3] sono state circa 1,2 milioni, di cui 950 mila visitatori unici, che hanno generato quasi 4,2 milioni di visualizzazioni di pagina. Questo significa che in media sono state avviate circa 830 sessioni al giorno per 3,5 pagine visualizzate. La durata media delle sessioni è pari a 144 secondi.          

 

Figura 1. Visitatori, visitatori unici e visitatori esteri di OpenCoesione, in termini cumulati dal 16 luglio 2012 al 30 giugno 2016

 

Secondo il ranking sulla popolarità dei siti web Alexa (calcolato su una combinazione della media giornaliera di visualizzazioni di pagina e numero di sessioni degli ultimi 3 mesi) OpenCoesione si posiziona attualmente tra i 25.000 siti più visitati in Italia. A livello globale si posiziona invece tra i primi 650.000, registrando una migliore performance rispetto ad altri portali europei sulle politiche di coesione come quello francesepolacco o finlandese.

Il trend delle visite al portale mostra un andamento abbastanza costante nel tempo con dei massimi annuali registrati nel periodo autunnale nei primi due anni e ad inizio anno nel 2015 e nei primi 6 mesi del 2016. Si registrano invece dei picchi negativi nei mesi tipici di interruzione delle attività lavorative come 1agosto e dicembre.

Gli utenti attivi[4] giornalieri, calcolati nell’arco di un mese, sono passati da una media di circa 23 mila nel 2013 a 27 mila nel 2014 per poi tornare a circa 23 mila nel 2015 e nel 2016. La lieve flessione nel trend di crescita degli accessi al portale è tuttavia compensata da un costante aumento della durata media delle sessioni (da 121 secondi nel 2013 a 171 nel 2016) e del numero di pagine visualizzate per sessione (da 3,11 nel 2012 a 3,77 nel 2016). Inoltre, dei dati sugli accessi emerge che un utente su 5 torna sul sito dopo averlo visitato una prima volta e la percentuale di visitatori nuovi (circa 80%) e di quelli di ritorno (circa il 20%) sono rimaste costante nell’arco degli anni. Questi elementi suggeriscono che un gruppo sostanziale di utenti nel consultare il portale tende sempre di più ad approfondire i dati e materiali a disposizione.

  

Figura 2. Utenti attivi giornalieri e durata sessione media dal 16 luglio 2012 al 30 giugno 2016
I periodi di maggior presenza sul sito si sono registrati nei mese di ottobre nel 2013 (30.266 utenti attivi giornalieri) e nel 2014 (32.623) mentre nel 2015 si è registrato un picco nel mese di marzo (28.436) e poi una riduzione delle presenze sul sito, andamento che sembra rispecchiare quello del 2016 (25.319 utenti attivi nel mese di febbraio). L’andamento delle visite al sito è sostanzialmente stabile durante i giorni feriali e non appare direttamente correlato al rilascio di nuovi materiali sul portale, come l’aggiornamento bimestrale dei dati e la pubblicazione periodiche di “Pillole” o di “news”. L’analisi incrociata con le pubblicazioni non mostra infatti relazioni degne di nota e l’andamento giornaliero delle visite mostra solo tre picchi che possono essere collegati alla candidatura di OpenCoesione agli OGP Awards (giovedì 23 maggio 2014, 3.093 utenti attivi), alla ripresa dal periodo estivo (lunedì 1 settembre 2014) e alla partecipazione di OpenCoesione al Forum PA (sabato 1 giugno 2013).

La pagina più visitata è l’home page. Come mostra la Tavola 1, gli utenti che sono andati oltre la home page, hanno visualizzato soprattutto le pagine dedicate alle fonti di finanziamento, l’elenco dei soggetti programmatori e attuatori dei progetti delle politiche di coesione, le news di OpenCoesione, la pagina dedicata alla spesa certificata, dalla quale è possibile scaricare i rispettivi dataset, la pagina per scaricare direttamente gli Open Data, la pagina informativa sul Piano di Azione e Coesione (PAC) e l’elenco totale dei progetti.

La frequenza di rimbalzo, ossia le visite in cui l’utente esce dal sito dalla stessa pagina in cui è entrata senza interagire con essa, indica che in circa 3,2 visite su 5 l’utente non decide di visitare altre pagine del sito a partire da quella per prima visualizzata.[5] Guardano le dieci pagine più visualizzate, la frequenza di rimbalzo è molto più bassa per le pagine che danno accesso ai dati (Open Data, Soggetti programmatori e attuatori, Elenco progetti), oltre alla home page. In questi casi, in media, in circa 3,3 visite su 5 l’utente decide di visitare altre pagine a partire da quella visualizzata per prima.

Il tempo medio trascorso sulle pagine è più lungo per quelle che danno diretto accesso agli Open Data (oltre 4 minuti), probabilmente anche per consentire lo scarico dei dati.

Tavola 1. Pagine maggiormente visualizzate, dal 16 luglio 2012 a 30 giugno 2016

Localizzazione degli utenti

L’utenza del portale è soprattutto nazionale. Ciononostante una quota non trascurabile di interessati provengono da altri paesi (4,7%). I paesi maggiormente operativi, oltre agli Stati Uniti, sono il Belgio, il Regno Unito e la Germania. La durata media delle sessioni è particolarmente elevata per il Belgio (quasi 5 minuti) e per la Romania (quasi 10 minuti), nel primo caso probabilmente per la presenza delle istituzioni europee.
 

Tavola 2. Paesi maggiormente attivi su OpenCoesione, dal 16 luglio 2012 a 30 giugno 2016

A livello nazionale, Roma è la città da cui proviene il maggior numero di accessi (17,86% del totale) seguita da Milano, Napoli, Bari e Palermo, ed è anche la città con un esperienza di utilizzo del portale più approfondita con una durata media delle visite di 3 minuti e 40 secondi (1 minuto e 18 secondi sopra la media nazionale) e 4,5 pagine visualizzate per sessione (contro una media nazionale di 3,46). Questi dati richiamano all’interesse delle amministrazioni centrali nella capitale. La graduatoria delle città per numero di accessi presenta una prevalenza di città del Mezzogiorno.

 

Figura 3. Città italiane per numero di sessioni di navigazione

Sorgenti di traffico

Il 79% delle sessioni sul portale OpenCoesione è attivata da una ricerca su un motore di ricerca (il 77,1% da Google, per il resto si tratta di Bing, Yahoo e Virgilio) mentre l’11,8% degli utenti accede digitando l’indirizzo del portale direttamente sul browser. In entrambi i casi, ma soprattutto per quanto riguarda le sessioni attivate da ricerca su Google, si tratta di visite che hanno una durata media bassa e con una bassa media di pagine consultate per sessione (circa 3).

Guardando ai social network, da Facebook si attiva l’1,2% delle sessioni mentre da Twitter solo lo 0,6%. Si tratta anche in questo caso di visite tendenzialmente brevi, soprattutto quelle che provengono da Facebook mobile. Dai siti di “A Scuola di OpenCoesione” (ASOC) e Monithon – direttamente collegati al portale - arriva lo 0,4% delle visite. Si tratta in questo caso di sessioni mediamente molto lunghe (oltre sei minuti nel caso di ASOC) e con un alto numero di pagine visitate per sessione (circa 6), caratteristiche coerenti con il fatto che gli utenti di ASOC e Monithon sono in generale interessati a effettuare approfondimenti. Le visite mediamente più lunghe e con il maggior numero di pagine per sessioni provengono però dai siti istituzionali italiani (in primis quello dell’ex Dipartimento delle Politiche di Sviluppo) e da quello della Commissione Europea che rappresentano, congiuntamente, circa il 3% delle sessioni avviate.

 

Tavola 3. Prime dieci sorgenti di traffico del portale per sessioni di navigazione, dal 16 luglio 2012 al 30 giugno 2016

 

Download dei file di dati e di materiali disponibili al riuso

Il numero di file scaricati dal portale viene monitorato da giugno 2014. Complessivamente da questa data i file scaricati sono circa 32.000 (tra file csv, zip, xls e pdf). I dataset relativi ai dati sui singoli progetti finanziati dalle politiche  di coesione sono i più scaricati, per un totale di circa 22.000 file tra scarichi diretti e scarichi derivanti da ricerche effettuate tramite il sistema di navigazione guidata del portale.[6] Circa la metà dei dataset provenienti da scarichi diretti (5.895) contengono le informazioni distinte per singole regioni (Figura 4) gli altri sono dataset con le informazioni aggregate a livello nazionale.

Risultano particolarmente ambiti i dataset con le informazioni relative ai “Progetti” (che contengono tutte le variabili che danno informazioni relative ai progetti finanziati dalle politiche di coesione: finanziarie, procedurali, anagrafiche, ecc.), seguiti dai file sulle “Localizzazioni” (che forniscono le variabili utili a localizzare i progetti, fino all’individuazione del comune in cui l’intervento viene realizzato), e da quelli sui “Soggetti” (che presentano le informazioni relative ai soggetti – programmatori o attuatori – coinvolti nei singoli progetti). Sono stati poi scaricati circa 2.100 file relativi a dati regionali di contesto di cui alcuni prodotti internamente  al portale (Indicatori territoriali di contesto) ed altri file prodotti da fonti esterne ma reperibili sul portale (Conti Pubblici Territoriali, ISTAT), 1.164 file di dati aggregati sulle politiche (Spesa certificata alla UE e dotazioni finanziarie), circa 700 file relativi all’Indagine sulla trasparenza delle liste dei beneficiari dei Programmi Operativi 2007-2013 in Europa, e, per finire, sono state scaricate circa 1.200 file pdf delle Pillole di OpenCoesione, disponibili anche in formato HTML, e oltre 200 file di dati e metadati a corredo.

Tavola 4. File scaricati da OpenCoesione per categorie, dal 28 maggio 2014 al 30 giugno 2016

Il 49% dei file scaricati da maggio 2014 al 30 giugno 2016 deriva da ricerche effettuate tramite il sistema di navigazione guidata e non da scarichi diretti dei file completi messi a disposizione nella sezione Open Data. Una quota non trascurabile degli utenti privilegia quindi l’esplorazione sul portale per selezionare i dati di proprio interesse piuttosto che l’accesso all’interezza dell’informazione per una successiva elaborazione. Segnali di questo derivano anche dal fatto che i file metadati che accompagnano i dataset Open Data, fondamentali per la lettura dei dati, rappresentano solo il 15,9% dei download (circa 4.200 file).

 

Si osserva una preponderanza degli scarichi relativa a regioni del Mezzogiorno (53,9%), a cui seguono dati relativi alle regioni del Nord (31,5%) e del Centro (14,6%). La regione oggetto del maggior numero di scarichi da parte degli utenti è la Campania (14,1%) seguita dalla Puglia (8,7%) e dalla Lombardia (7,7%).

 

Figura 4. “Open Data sulle politiche di coesione” scaricati per regioni, dal 28 maggio 2014 al 30 giugno 2016

 

Materiali informativi su OpenCoesione

Altro modo di accedere all’iniziativa OpenCoesione è tramite la consultazione delle presentazioni e la visualizzazione dei video. OpenCoesione utilizza Slideshare per i primi e Vimeo per quanto riguarda i video, ed entrambe le applicazioni forniscono le statistiche di utilizzo. Va tenuto in considerazione che “A Scuola di OpenCoesione” (ASOC) utilizza gli stessi canali e che le informazioni sui materiali visualizzati non sono quindi relative solo ad OpenCoesione in senso stretto, ma riguardano anche il materiale ASOC.

Sia per quanto riguarda SlideShare che per Vimeo, le statistiche mostrano una crescita costante delle visualizzazioni. Nel caso delle presentazioni da novembre 2012 a giugno 2016 si è registrato un totale di circa 270.000 visualizzazioni, di cui 22.058 sono strettamente relative a OpenCoesione, mentre le altre riguardano le attività relative ad  ASOC (presentazioni caricate a partire da dicembre 2013). Il trend di crescita delle prime è stabile da luglio 2015 a giugno 2016 (Figura 5), mentre se si guarda al totale delle presentazioni (incluse quelle di ASOC) il trend di crescita si inverte dopo febbraio 2016. Per quanto riguarda i video caricati su Vimeo, da maggio 2014 a giugno 2016, si sono registrate 20.665 visualizzazioni effettive totali e 434.629 visualizzazioni di pagine dei video ma, come mostra la Figura 6, anche in questo caso il tasso di crescita si inverte a partire da marzo 2016. Un trend molto simile si era verificato nell’anno precedente ed è sicuramente influenzato, come per le presentazioni, dalle attività didattiche di ASOC che portano i ragazzi a visualizzare i materiali entro i primi mesi dell’anno.

 

Figura 5. Andamento mensile delle visualizzazioni delle presentazioni di OpenCoesione su SlideShare, luglio 2015 – giugno 2016

 

Un’evidenza degna di nota dalle statistiche di SlideShare è relativa al fatto che tra luglio 2015 e giugno 2016 gli Stati Uniti sono il paese che ha maggiormente visualizzato presentazioni di OpenCoesione (circa il 55% del totale, al netto delle presentazioni ASOC).

 

Figura 6. Andamento mensile delle visualizzazioni dei video di OpenCoesione su Vimeo, luglio 2015 – giugno 2016

 

 

Guardando alla Top Ten dei video visualizzati su Vimeo da giugno 2015 a giugno 2016, c’è una preminenza dei video di ASOC, che utilizza lo strumento video come materiale  principale della propria attività didattica. I primi tre video per numero di visualizzazioni dell’ultimo anno su Vimeo sono infatti di “A Scuola di OpenCoesione”, per un totale di circa 75.000 visualizzazioni di pagina e 2.200 visualizzazioni effettive di video, il sito ASOC è anche la prima sorgente di traffico dalla quale si attinge ai video di OpenCoesione. 

 

Per ulteriori informazioni di carattere generale su OpenCoesione è possibile consultare le domande frequenti (FAQ).

 

[1] Il Regolamento generale sui Fondi Strutturali 2014-2020 (n. 1303/2013 art. 115) richiede agli Stati Membri, anche attraverso un portale web unico, di pubblicare le informazioni sui beneficiari in formato aperto (con licenza di riuso e metadati) ed elenca il livello minimo di informazioni da pubblicare (cfr. la pagina Politiche di coesione e trasparenza).

 

[2] Alcune delle analisi effettuate in questa Pillola prendono spunto dallo studio “Chi utilizza i dati aperti della politica di coesione, come e perchè” di Michele Lo Russo e dalla ricerca “Elementi di valutazione dell’iniziativa OpenCoesione”, entrambi disponibili nella sezione OpenCoesione si valuta.

 

[3] Una sessione corrisponde al periodo di tempo in cui un utente interagisce con il sito web. Una sessione può durare da pochi secondi a diverse ore. Se un utente rimane inattivo per più di 30 minuti, ma poi ritorna all’attività, le sessioni conteggiate sono due.

[4] Il numero di utenti unici che hanno svolto almeno una sessione entro l'ultimo giorno nell'intervallo di date attivo. Una persona può connettersi al portale più volte nell’arco di tempo, se lo fa dal medesimo dispositivo è conteggiata come un unico utente, se lo fa con più dispositivi viene conteggiata più volte.

[5] Secondo un’interpretazione questo potrebbe essere il segnale che “…il portale è interrogato principalmente à la carte attraverso la ricerca web su specifici progetti e soggetti da utenti interessati a fatti specifici più che a informazioni sulle politiche di un territorio o un settore” (“Chi utilizza i dati aperti della politica di coesione, come e perché?”, MUVAL N.34 – 2016, p.40)

[6] I dataset possono, infatti, essere generati da query tramite il sistema di navigazione guidata del portale,  oltre che scaricati “direttamente” dalla sezione Open Data e dalla sezione API.