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Il monitoraggio civico sui rischi da alluvione a Palma di Montechiaro

25/10/2023

“In un giorno qualunque a scuola, 16 ragazzi e ragazze dell’Istituto Superiore Odierna di Palma di Montechiaro sentono parlare per la prima volta di OpenCoesione. Dopo varie ricerche e dibattiti danno alla luce Watershed”.

Così esordiscono gli studenti e le studentesse del team Watershed nel racconto dei primi incontri avvenuti nel 2018 in classe per la scelta del progetto da monitorare sul territorio e per iniziare a progettare assieme ai loro docenti un percorso che avesse chiari gli obiettivi, ma soprattutto i risultati da raggiungere. Già dalle prime battute, scorrendo i blog post consultabili sul nostro sito, si percepisce la loro grande passione e ancor di più quell’urgenza di voler “fare” per il proprio territorio, di voler far sentire la propria voce sulle questioni più rilevanti, come per esempio i frequenti allagamenti della città dovuti all’intensità delle piogge, eventi estremi sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici. 

ragazzi e ragazze a scuola

Un problema che in Sicilia, come in diverse città italiane, si manifesta periodicamente e che spesso si contrasta con opere strutturali progettate per fronteggiare questo tipo di fenomeni e con la manutenzione delle stesse, attività necessaria per evitare di rendere vani gli sforzi economici e gli investimenti programmati.

Il progetto monitorato, per un impegno di spesa di € 1.277.065,82, ha riguardato la costruzione di un canalone di gronda che protegge la città di Palma di Montechiaro (AG) dalle acque piovane che dal monte Pizzillo scendono a valle portando enormi quantità di acqua e cumuli di detriti, causando danni a popolazione, strade ed edifici. 

canale sporco

Gli studenti e le studentesse dell’IS Odierna si sono resi conto che l’intervento era stato portato a termine con successo, ma il Comune non stava provvedendo adeguatamente alla cura e quindi alla costante manutenzione dell’infrastruttura taglia acqua.

Proprio come si evince dal loro report di monitoraggio civico compilato sulla piattaforma Monithon, “dai sopralluoghi si è notato che gli inghiottitoi sono pieni di erbacce e detriti che non permettono alle acque di entrare nella condotta per poi defluire a mare e che è stata rubata la copertura in ferro di alcuni tombini, sostituita con dei massi che non si chiudono ermeticamente e quindi fanno entrare detriti nel canale”. 

Il team si è perciò impegnato a valutare nel dettaglio la reale efficacia e quindi l’impatto dell’opera. Gli studenti e le studentesse agrigentini, oltre a chiedere un parere ai cittadini sul funzionamento del canalone, si sono confrontati con i tecnici di riferimento e il Sindaco della città, all’epoca l’Ing. Stefano Castellino, proponendogli la sigla di un Protocollo di Intesa, utile a garantire la manutenzione costante del canale, che da quel momento sembra davvero funzionare al meglio.

firma protocollo di intesa con il Sindaco della città

Come ci racconta il docente Carmelo Ferrara, “a partire dal nostro monitoraggio vediamo spesso gli addetti del Comune occuparsi della pulizia del ‘taglia acqua’ oggetto di osservazione dei miei studenti. Lo so perché non è molto lontano dal nostro Istituto e quindi è facile dare un’occhiata"

A distanza di anni, l’effetto positivo del monitoraggio civico degli studenti e delle studentesse di ASOC non lascia indifferenti le Amministrazioni che in questi casi raccolgono le proposte e mettono in pratica i loro spunti, elaborati con grande entusiasmo.

Il team Watershed, al secondo posto della TOP TEN 2018-2019 e vincitore del Premio offerto dal Senato della Repubblica, all’epoca sviluppò “WS MONITOR”, il prototipo di un’App per smartphone tramite la quale chiunque poteva diventare “cittadino monitorante”: bastava un tap per inviare testo e foto sullo stato di salute del canale. In realtà l’applicazione avrebbe funzionato anche per tutti i progetti presenti sul portale OpenCoesione.

Alla conclusione del nostro percorso di monitoraggio civico - continua il Prof. Ferrara - una società partecipata del Comune di Palma di Montechiaro che si occupava della raccolta differenziata ci chiese di sviluppare ulteriori funzionalità di quello stesso prototipo per individuare soprattutto i cittadini responsabili di gettare impropriamente la spazzatura. Era una bella sfida, all’inizio ci provammo, ma poi diventò troppo oneroso”.

studenti e studentesse in classe a lavoro

Calogero Monachello, all’epoca membro del team Watershed, si è da poco laureato in ingegneria informatica, scelta universitaria intrapresa anche grazie ad ASOC. Non riesce a elencare tutti i motivi e i ricordi di quel periodo, ma una cosa che porta ancora con sé dall’esperienza di monitoraggio civico è che con impegno e costanza anche qualcosa di irrealizzabile può diventare realtà. Fu lui a creare il prototipo WS Monitor: “per fare in modo che il problema del canalone venisse risolto avevamo intuito la necessità di farci notare, abbiamo quindi preso parte a diverse iniziative pubbliche in tutta la provincia, partecipato a un programma in radio e persino a un consiglio comunale, esponendo l’importanza del monitoraggio civico. A un certo punto però questo sembrava non bastare, serviva qualcosa di più forte. E così, nel pieno dell’era della digitalizzazione, una pazzia ha pian piano cominciato a prendere piede nelle nostre menti: sviluppare un’app sul monitoraggio civico”.

Come Calogero anche Miriam Vitello grazie al progetto ASOC è riuscita a superare la sua timidezza e quella paura di parlare in pubblico, contribuendo concretamente alla sua crescita personale.

Un percorso emozionante, capace di influire non solo sulle scelte professionali e sulla formazione personale degli studenti e delle studentesse che lo portano avanti con grande serietà e passione, ma spesso capace di cambiare lo stato delle cose e di realizzare piccoli e grandi sogni.

Scopri il progetto monitorato Vai al blog del team ASOC

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