Storie di progetto

Un servizio idrico integrato più efficiente nei Castelli Romani

Il progetto in breve

Un servizio idrico integrato più efficiente nei Castelli Romani

La storia del progetto

I Comuni di Rocca Priora, Palestrina, San Cesareo, Rocca di Papa, Montecompatri, Grottaferrata e Marino fanno parte dei Castelli Romani, un'area geografica omogenea e densamente abitata posta a sud-est della città di Roma, intorno ai Colli Albani. Grazie a un importante finanziamento del Fondo per lo sviluppo e la coesione, il territorio si è dotato di tre nuovi impianti di depurazione, capaci di garantire un servizio aggiuntivo per circa 75mila abitanti equivalenti, e di una nuova rete fognaria, per una lunghezza di circa 70 chilometri.

Le tre infrastrutture per il trattamento delle acque reflue realizzate grazie al progetto sono situate nello specifico a Grottaferrata, San Cesareo e Palestrina, impianti di natura "comprensoriale", spiega il responsabile unico del progetto (Rup) della Regione Lazio - l'ente che ha programmato l’investimento finanziato nell'ambito del programma PSC Regione Lazio. In particolare, l'obiettivo è il "risanamento igienico-sanitario" del comprensorio: attraverso la depurazione, infatti, è possibile restituire i reflui urbani in buono stato chimico-fisico ai corsi d'acqua. 
 

Il nuovo depuratore di Grottaferrata
Il nuovo depuratore di Grottaferrata

Da trent'anni, con la nascita del servizio idrico integrato in seguito all'approvazione della legge Galli del gennaio 1994, in Italia la depurazione è uno dei pilastri del servizio idrico integrato, che insieme alla gestione dell'acquedotto e delle fognature è affidata a un gestore unico, un soggetto giuridico che ha la responsabilità economica complessiva di un impianto utilizzato per uso civile (fonte di approvvigionamento di acqua potabile, trasporto e adduzione, rete di distribuzione dell'acqua potabile, rete fognaria, impianto di depurazione delle acque reflue urbane). Secondo l'ISTAT, alla fine del 2022 in Italia erano ancora 296 i Comuni senza servizio di depurazione attivo, con una popolazione complessiva di 1,3 milioni di abitanti
 

Nel caso dei Castelli Romani, il gestore del servizio idrico integrato è ACEA Ato 2, una società per azioni controllata da ACEA spa, una utility quotata in Borsa il cui primo azionista è il Comune di Roma. "L'obiettivo dell'intervento è duplice - spiega il Rup- perché da un lato c'erano alcuni tratti che scaricavano in modo abusivo nei fossi, dall'altro c'era la necessità di dismettere alcuni depuratori più piccoli, che non rispettavano più i requisiti di legge richiesti", requisiti che negli anni si sono fatti più stringenti, prima con il Testo unico dell'Ambiente del 2006 e quindi con la cosiddetta "Legge europea 2017".

L'intervento, un appalto il cui importo netto complessivo è di circa 30 milioni di euro, finanziato grazie a risorse nazionali della politica di coesione per 21,4 milioni di euro e con risorse proprie di Regione Lazio, ha dovuto affrontare numerose complessità, come ad esempio l’attraversamento dell'Autostrada A1 Milano-Napoli al Km 574+491. Un altro elemento che ha causato alcuni ritardi nell'esecuzione dell'intervento riguarda la predisposizione dei collegamenti elettrici, data la potenza elevata che la rete deve sopportare per il funzionamento degli impianti di depurazione: ciò ha reso necessari interventi sulla dorsale elettrica. Il processo che ha richiesto più tempo è stato però quello necessario per “ottenere dalla Città metropolitana di Roma l’autorizzazione agli scarichi dei depuratori, una volta ultimati. Sono serviti un paio d'anni per mettere in funzione gli impianti” dice il Rup.

I lavori relativi ai tre impianti sono stati ultimati il 30 dicembre 2022, a quindici anni dall'individuazione degli interventi, a 12 anni dalla consegna dei primi appalti relativi alla realizzazione degli interventi. La gestione dei depuratori è affidata al gestore unico ACEA Ato 2, mentre la proprietà è dei Comuni. Che con questo intervento hanno migliorato la qualità del servizio offerto ai cittadini.

Le tappe del progetto