Pillola n. 6 - Le politiche di coesione 2007-2013 nelle "Aree Interne" italiane

08/05/2014

 

Che cosa sono le Aree interne?

Le Aree Interne rappresentano una parte ampia e diversificata del Paese caratterizzata da un’organizzazione fondata su “centri minori”, spesso di piccole dimensioni, che in molti casi sono in grado di garantire ai residenti soltanto una limitata accessibilità ai servizi essenziali di istruzione, salute e mobilità, ma ricca di importanti risorse ambientali e culturali. La rilevanza di queste aree per lo sviluppo economico e sociale del Paese è tale per cui esse sono oggetto di una specifica e mirata Strategia nazionale per le Aree interne, avviata utilizzando come occasione e leva, finanziaria e di metodo, la programmazione dei fondi comunitari 2014-2020. Il perimetro delle Aree interne emerge da una lettura policentrica del territorio italiano, cioè un territorio caratterizzato da centri di offerta di servizi costituiti da singoli comuni o loro aggregazioni territoriali (poli, poli inter-comunali), attorno ai quali gravitano aree caratterizzate da diversi livelli di perifericità spaziale (aree di cintura, aree intermedie, aree periferiche e aree ultra-periferiche). Le ultime tre classi sono dunque considerate Aree interne e comprendono circa tre quinti del territorio nazionale e poco meno di un quarto della popolazione, con differenze elevate tra le regioni, dal 10% della Liguria e 75% della Basilicata. Ai comuni nelle altre classi si fa riferimento come Centri.

Quali progetti sono già finanziati nelle Aree interne?

Anche prima della definizione dell’attuale strategia specifica per le Aree interne, articolata in azioni volte all’adeguamento dell’offerta di servizi essenziali e alla realizzazione di progetti di sviluppo locale, una quota rilevante delle risorse per la coesione programmate nel periodo 2007-2013 ha riguardato progetti localizzati in tali aree del Paese. Lo stesso si può dire dei progetti finanziati nell’ambito della Politica Agricola Comune, data la forte sovrapposizione tra aree rurali e Aree interne. In particolare, analizzando i dati disponibili sul portale OpenCoesione, è possibile approfondire le caratteristiche dei progetti finanziati con i Fondi strutturali comunitari e il Fondo nazionale per lo sviluppo e la coesione nel periodo di programmazione 2007-2013, in funzione della loro localizzazione nelle Aree interne o nei Centri.

Qual è il livello territoriale dei progetti finanziati dalle politiche di coesione 2007-2013?

Considerando come universo di riferimento i progetti finanziati dai Fondi comunitari e nazionali presenti su OpenCoesione al 31.12.2013, per un valore complessivo di 74,9 mld di euro, essi sono articolati sul territorio in diverse modalità. I tre quarti delle risorse (55,0 mld di euro) sono destinati a progetti di ambito comunale (localizzati in uno o più comuni). Di questi, 3,9 mld sono su progetti localizzati in più comuni appartenenti sia alle Aree interne che ai Centri. Questi ultimi progetti, così come quelli di ambito sovra-comunale, vengono quindi esclusi dalle analisi seguenti, che si focalizzano su 717mila progetti per un valore complessivo di 51,1 mld di euro. Nelle Aree interne sono localizzati 105mila progetti, per un valore di 11,4 mld di euro, pertanto la quota di risorse ad esse destinata è pari al 22%, in linea con la corrispondente quota di popolazione che vi risiede (23%). Considerando le tre classi in cui si articolano le Aree interne (intermedie, periferiche e ultra-periferiche), la distribuzione delle risorse rispetto alla popolazione privilegia in termini relativi le aree periferiche ed ultra-periferiche, dove si riscontrano i valori di finanziamento pro-capite mediamente maggiori nell’ambito delle Aree interne.

Progetti pubblicati su OpenCoesione al 31.12.2013. Finanziamento totale pubblico destinato ai comuni delle Aree interne e relativi temi sintetici prevalenti.

 

Come si caratterizzano i progetti su OpenCoesione nelle Aree interne?

L’articolazione per natura degli interventi nelle Aree Interne, rispetto al dato medio nazionale del 22%, presenta un intervallo che va dal 13% dei servizi al 27% delle infrastrutture. A fronte di un maggiore peso relativo delle infrastrutture nelle Aree interne, si osserva un valore medio di tali progetti più contenuto che nei Centri. L’unica tipologia di progetti per cui il finanziamento medio risulta essere maggiore nelle Aree interne è quella dei “Contributi a persone”.

L’articolazione per temi sintetici evidenzia che la quota di risorse che ricade nelle Aree Interne, per la maggior parte dei temi, oscilla intorno alla media nazionale. “Ambiente” ed “Energia” sono i temi che più caratterizzano l’intervento nelle Aree Interne, con quote rispettivamente del 41% e 36%: il tema ambientale rappresenta la naturale esigenza dei territori delle Aree Interne per progetti di protezione e prevenzione dei rischi, come anche il tema dell’efficienza energetica trova una maggiore propensione in queste aree. Tema ampiamente sottorappresentato rispetto alla media nazionale risulta il “Rafforzamento PA” che pesa nelle Aree Interne per il 6%: ciò riflette come tali progetti riguardino processi che si sviluppano prevalentemente nei Centri. Si rileva, inoltre, che la quota destinata al tema “Cultura e turismo”, in cui rientra anche la valorizzazione del patrimonio ambientale, è molto vicina alla media. Ciò mostra come in assenza di una strategia mirata, non venga naturalmente favorita una concentrazione dei progetti su un tema strettamente legato alla valorizzazione di caratteristiche specifiche delle Aree interne. Come osservato nell’analisi per natura, nel complesso gli importi medi dei progetti dei singoli temi sono generalmente più piccoli nelle Aree Interne, con le eccezioni dei temi “Inclusione sociale” ed “Occupazione”.

Da quali fonti sono finanziati i progetti su OpenCoesione nelle Aree interne?

Rispetto al dato medio nazionale del 22% delle risorse destinate alle Aree interne, i Programmi finanziati con fondi comunitari sono lievemente sotto la media, ma distinguendo per Fondo, quelli finanziati dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) sono appena sopra la media (23%), mentre i Programmi del Fondo Sociale Europeo (FSE) hanno una quota minore nelle Aree interne, pari al 16%, il che evidenzia minori investimenti sul capitale umano in aree dove negli ultmi 40 anni si è riscontrato un progressivo spopolamento e dove la strategia Aree interne si pone l’obiettivo di inversione della tendenza demografica. Per contro, gli interventi finanziati con il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) sono destinati per il 26% alle Aree interne; anche in questo caso, distinguendo i Programmi Attuativi Regionali (PAR) da programmi e progetti oggetto di assegnazioni puntuali con delibere CIPE, si osserva una differenza significativa con la quota in Aree interne dei PAR al 13% e quella degli altri programmi e progetti che sfiora il 30%.

In quali regioni i progetti su OpenCoesione sono maggiormente concentrati nelle Aree interne?

In Molise, Basilicata e Sardegna oltre il 50% delle risorse è destinato a progetti localizzati nelle Aree interne. Si tratta di regioni dove, in termini di popolazione residente, le Aree interne sono predominanti. A livello regionale la quota di risorse in Aree interne è generalmente inferiore alla quota della popolazione che vi risiede, con le eccezioni di Liguria, Molise e Friuli Venezia Giulia. Agli estremi opposti si posizionano Abruzzo, Trentino Alto Adige e Basilicata, con scarti di oltre 20 punti.

 

Per ulteriori informazioni di carattere generale su OpenCoesione è possibile consultare le domande frequenti (FAQ) su www.opencoesione.gov.it/faq/